Ho scritto questa storia quattro settimane fa ma non l’ho pubblicato online perche e’ una storia difficile per me. Io e Bob siama a casa in California adesso. Ho imparato molto in Italia; capisco piu il sistema li adesso ma quando questi eventi sono successi io non ho capito niente …
24 marzo:
La storia e’ lunga ma ho tempo perche siamo in volo negli stati uniti …
Eravamo in Italia soltanto 2 settimane. Due settimane normale. E poi Bob e’ diventato malato. Ha avuto un brutto tosse cosi siamo andati all’ospedale. La dottoressa ha detto (diceva?) che Bob ha avuto (aveva?) un virus – non c’era niente da fare. Pero dopo una settimana piu Bob era malato ancora – ma piu malato con un grande tosse e dolore nel petto. Siamo andati all’ospedale ancora. E poi il incubo ha comminciato …
Bob aveva il polmonite e, imparavamo, ha avuto un infarto anche. Non c’era spazio all’ospedale; non c’era un letto disponibile cosi lui riceveva un letto temporario nel corridoio. L’infermiera ha portato a Bob un grande compresso – un antibiotico – ma senza un bicchiere o l’acqua. Lei ci ha detto “signori, devete portare la vostra acqua proprio!” Prego?? E’ vero? Non avevamo una bottiglia dell’acqua cosi andavo al box dove compravo una. Quest’ospedale non procura l’acqua, sapone, carta igenica, asciugamani. Niente. La famiglia deve dare i patienti la cura di base. Io lavavo Bob, l’ho rasato, l’aiutavo al bagno, cambiavo i suoi vestiti … tutto. Gli portavo il cibo anche perche, mentre c’e’ cibo all’ospedale, era terribile. Cosi, gli portavo il pranzo e la cena ogni giorno per 8 giorni.
Probabalmente il problema piu difficile per noi era che i dottori non ci parlavano mai. Non sapevamo chi era il dottore di Bob. Non capivamo niente; le medicine, la terapia, la prognosi o quando Bob potrebbe lascire dall’ospedale. L’ospedale ha rifiutato darci i documenti. Cosi Bob ed io progettavamo di la nostra via di fuga!
Abbiamo parlato con la nostra compagnia di assicurazioni negli stati uniti e hanno organizzato un volo emergenzo a Roma all’ospedale Gemelli; l’ospedale del papa. Pero, purtroppo, abbiamo dovuto entrare quest’ospedale via emergenzia perche senza i documenti non c’era altra via verso. Roma e’ una grande citta’, naturalmente, e c’erano molte persone – molte – nella stanza emergenza quindo non c’era la possibilita andare in una stanza semi-privata. Bob doveva rimanare nella stanza grande; la stanza “gialla”, famigerata, una stanza piena con le donne, gli uomini, tutti molto malati, come le acciughe nella lattina per tre giorni.
Ma finalmente, Bob andava a una stanza con solo uno altro uomo. Crediamo che i dottori sono molto buoni a Gemelli e i dottori mettevano un stent nel suo cuore. Lui restava nell’ospedale 5 piu giorni. Dopo ha devuto riposare 7 giorni piu e poi avrebbe potuto volare negli stati uniti. Scegliavamo un albergo carino vicino il parco Villa Borghese e abbiamo avuto una settimana buona dove andavamo in piedi nel parco due volte ogni giorno e mangiavamo bene a Roma. Era una settimana buona.
C’e’ piu in questa storia, per essempio avevo devuto dargli una iniezione due volte ogni giorno. Non sono un’infermiera quindi ho devuto guardare youtube da imparare come dare un’iniezione! Bob aveva preso molte medicine ogni giorno e non avevamo caputo tutte quindi abbiamo avuto un po’ paura.
Siamo in volo in questo momento e in tredici ore arriviamo a Los Angeles e domani guidiamo a San Diego dove andiamo nell’ospedale ancora …
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